"Cosa penseranno di me!?"

"Non posso andarci!", "E se non so rispondere?", "Rideranno di me!", "E se mi dimentico le parole?" "Non ce la farò!" "E se gli altri se ne accorgono?", "Farò una figuraccia!", ...

Questi e tanti altri sono pensieri caratteristici dell'ansia sociale, una condizione di disagio e paura marcata che una persona sperimenta in situazioni sociali in cui vi è la possibilità di essere giudicati dagli altri.

Per spiegare bene cos'è l'ansia sociale, è importante prima sottolineare cosa non è: NON è timidezza e NON è introversione! Invece, è un disturbo molto diffuso nella popolazione. La sua caratteristica principale è la paura intensa e persistente di agire, di fronte agli altri, in modo imbarazzante o umiliante e di ricevere giudizi negativi.

Può portare chi ne soffre ad evitare la maggior parte delle situazioni sociali, per paura di comportarsi in modo “sbagliato” e di essere giudicati.

Quali sono le situazioni più temute?

Per rispondere a questa domanda è bene sottolineare che ogni persona vive le proprie esperienza con un grado di soggettività. Non tutte le persone che soffrono di ansia sociale temono le stesse situazioni, allo stesso modo.

Inoltre, si possono distinguere due forme di ansia sociale: semplice, se riguarda alcune situazioni specifiche; generalizzata, se invece è estesa a un gran numero di situazioni.

In ogni caso, le situazioni che più spaventano sono quelle che implicano la necessità di dover fare qualcosa davanti ad altre persone. Qui di seguito ne vediamo alcune:

  • partecipare a una festa

  • parlare in pubblico

  • sostenere un esame orale

  • entrare in una stanza piena di gente

  • ordinare al ristorante

  • chiedere informazioni

  • andare in bagno nei luoghi pubblici

  • prendere i mezzi pubblici

  • fare acquisti

  • mangiare in pubblico

  • ...

Quali sono gli aspetti centrali?

Deriva dall’aspettativa che se le proprie prestazioni risulteranno inadeguate o insoddisfacenti ci si sentirà umiliati e imbarazzati. La vergogna che potrebbe derivarne è giudicata intollerabile, insopportabile. Altri due aspetti cruciali sono il forte desiderio di dare una buona impressione agli altri e contemporaneamente una forte incertezza rispetto al raggiungimento di questo scopo.

L’evitamento o l’adozione di una serie di comportamenti protettivi sono vissute come uniche alternative possibili per gestire la paura e il disagio. Ma evitare alcune situazioni temute può portare a conseguenze negative in ambito sia lavorativo che sociale. Inoltre, può risultare difficile instaurare nuove conoscenze sia intime che più superficiali, soprattutto in situazioni di gruppo. Tutto ciò può causare isolamento e conseguente rabbia e depressione secondaria.

Come si cura?

I sintomi e il disagio legati all’ansia sociale tendono a cronicizzarsi e a persistere nel tempo se non si interviene. La terapia cognitivo comportamentale si è dimostrata efficace per la cura di di questo disturbo e ha come obiettivo principale quello di aiutare il paziente a tollerare il rischio di una brutta figura e la conseguente vergogna.

Questo lavoro passa attraverso varie fasi terapeutiche, alcune delle quali riguardano:

  • la ristrutturazione dei pensieri e delle credenze

  • l’ accettazione del rischio di una brutta figura

  • l’ esposizione alle situazioni temute

  • l’ incremento di abilità sociali

  • training di assertività

  • la riduzione della vulnerabilità al giudizio negativo e alla vergogna.

Il fulcro della terapia è rappresentato dall’esposizione graduale e sistematica alle situazioni sociali ansiogene. Paziente e terapeuta definiscono insieme gli obiettivi, al fine di affrontare le situazioni più efficacemente e serenamente.

Per concludere..

L'ansia sociale è una condizione faticosa da gestire, ma con il giusto supporto e le strategie appropriate, è possibile superarla. Se riconosci in te stesso o in qualcuno che conosci i sintomi descritti, considera di cercare aiuto professionale. Uno psicoterapeuta può accompagnarti sulla strada giusta, dove ogni passo compiuto insieme è diretto verso una vita più libera e soddisfacente.

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(IM)perfetti