Staccare la spina dal lavoro
Come impedire che il lavoro ci segua anche a casa
“Lascia che sia”
Così cantavano i Beatles. Potremmo aggiungere un'altra strofa a uno dei loro più celebri brani: "Lascia il lavoro al lavoro". A volte, però, sembra davvero difficile lasciare andare le cose. Tra queste, il lavoro è uno dei protagonisti.
Tornare a casa dal lavoro e prendersi il proprio momento di relax è uno dei momenti più attesi della giornata. Può capitare però che mentre siamo immersi nella lettura di un libro, o mentre prepariamo la cena, o ancora mentre ci godiamo un bagno rilassante, il lavoro bussi alle porte della nostra mente. Scadenze da rispettare, litigi con i colleghi, un rimprovero dal proprio superiore, queste e tante altre preoccupazioni possono continuare ad abitare i nostri pensieri. E' una delle modalità con cui può manifestarsi lo stress lavoro-correlato, una condizione che si crea quando le nostre risorse non sono abbastanza per fronteggiare tutto quello che il lavoro ci richiede.
Sentirsi sopraffatti o sotto pressione causa una serie di reazioni, nel tentativo di far fronte a ciò che percepiamo come troppo, insopportabile, intollerabile. Così, capita di rispondere ai problemi legati al lavoro continuando a pensarci, creando un circolo vizioso in cui i pensieri si rafforzano, si autoalimentano, e peggio ancora, si moltiplicano.
Qual è una delle chiavi principali per gestire lo stress lavorativo?
Lasciare il lavoro al lavoro! Sembra scontato, semplice e banale, eppure abbiamo visto come non lo sia affatto. E in tanti desideriamo creare un maggiore equilibrio tra vita privata e lavoro. Come possiamo riuscirci? Con il recovery lavorativo, un processo di distacco dai pensieri e di impegno in esperienze e attività che aiutino corpo e mente e tornare ai livelli pre-stress. E' una sorta di processo di ripristino, in cui si ricaricano le energie attraverso strategie proattive.
Avere un piano su come uscire davvero dal lavoro è essenziale per il nostro benessere. Dedicarsi a precise attività aiuta a prevenire condizioni fisiche e psicologiche che possono compromettere la nostra salute. Migliorano attenzione, impegno e benessere, sia sul lavoro che a casa.
Impegnarsi in un recovery attivo aiuta ad alleviare la tensione e a interrompere il circolo vizioso di pensieri negativi. Essere proattivi migliora l'umore e diminuisce i livelli di stress. E' importante prendersi delle pause anche durante l'orario lavorativo. Questi momenti di break aiutano a creare un ambiente lavorativo e un clima più sano, che favorisce maggiori livelli di benessere.
Cosa possiamo fare? Vediamo 4 forme di recovery:
Distacco psicologico - sembra logico e ovvio, ma è più facile a dirsi che a farsi! Infatti, ci sono tecniche e strategie specifiche che favoriscono questo processo. L'importante è prendersi un momento fisso, anche breve, in cui dedicarsi completamente a un'attività che faciliti il distacco. Tra queste, la mindfulness, una pratica che si basa sull'essere consapevoli e attenti al momento presente, nel qui ed ora, in modo intenzionale e non giudicante. Anche iniziando con pochi minuti si ottengono grandi benefici. Col tempo e con l'allenamento, potrai imparare a concentrarti sul momento presente, abbassando i livelli di stress.
Rilassamento – è fondamentale per preservare la nostra salute. Prendersi cura di sé non ha bisogno di giustificazioni, è essenziale per recuperare energie e riportare mente e corpo in equilibrio. Crea la tua zona comfort per fare ciò che ti piace e che ti rilassa. Esistono tecniche specifiche, ma anche attività che possono dare gli stessi risultati. Per alcuni può essere un bagno caldo, per altri leggere un libro, per altri ancora cucinare, oppure ascoltare la musica. L'importante è che sia un'attività piacevole, che migliori l'umore. Rendila una routine.
Mastery – ovvero praticare attività che consentono di crescere e imparare. Sono esperienze che soddisfano i nostri bisogni di autonomia, di competenza e di connessione con gli altri. Che si tratti di un'attività sportiva, di imparare a suonare uno strumento, o di studiare una lingua, aiutano a coltivare interessi e passioni, migliorano l'umore e creano un senso di padronanza del proprio tempo libero. Sentirsi coinvolti attivamente in qualcosa aiuta ad accrescere la nostra autostima, un potente antidoto contro lo stress.
Controllo – la mancanza di questo fattore aumenta significativamente i livelli di stress. Maggiore controllo significa sentirsi più responsabili della propria vita e aiuta a mettere da parte una brutta giornata lavorativa, per potersi dedicare a qualcosa che piace. Pensa a ciò che ti piace fare e mettilo in agenda. Datti un appuntamento anche con il tuo tempo libero. La tua vita privata merita di essere presa seriamente quanto il tuo lavoro.
Lo stress lavorativo può essere insidioso nella sua semplicità. Senza che ce ne accorgiamo, il lavoro può consumarci e rubare tempo anche alla nostra vita privata. Questo comporta un peggioramento del nostro benessere ed è un fattore di rischio per la nostra salute. La soluzione è uscire dalla modalità pilota automatico, contrastando lo stress attraverso l'impegno in attività che favoriscano un efficace recovery. La strada da seguire è la proattività, impiegando costruttivamente il proprio tempo libero, per creare un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata.
Rivolgerti a uno psicologo può aiutarti in questo processo, al fine di sviluppare strategie efficaci che permettano, per riprendere le parole di Paul McCartney, di lasciare andare.